Fiano di Avellino

Denominazione di Origine Controllata e Garantita con - Decreto Ministeriale del 18/07/2003.
È un prodotto di punta dell'intera enologia italiana. Si ottiene dal vitigno omonimo, conosciuto presso i latini con il nome di Vitis Apiana, che deriva da ape, in quanto le api sono particolarmente attratte dalla soave dolcezza di quest'uva.
Vino dalle caratteristiche aromatiche definite e inconfondibili, con sentori di nocciole tostate. E' uno dei pochi vini bianchi italiani meritevoli di invecchiamento.
La zona di produzione comprende 26 comuni, localizzati nel cuore della provincia di Avellino, tutti vocati alla coltivazione della vite.
Il vitigno appare perfettamente armonizzato con l'ambiente di coltivazione; nella zona, infatti, le uve raggiungono una graduale e completa maturazione nell'epoca più propizia per il vitigno, conferendo al vino gusto e profumi intensi e delicati. La produzione massima in uva non deve eccedere i 100 qli per ettaro. Non è ammessa nella coltivazione nessuna pratica di forzatura.
A testimonianza dell'eccellenza qualitativa del prodotto è vicino il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata e Garantita.

Colore: giallo paglierino più o meno intenso;
Odore: intenso, gradevole, caratteristico;
Sapore: secco, armonico;
Vitigni: Fiano(min. 85 %),Greco,Coda di volpe bianca e/o Trebbiano T.(max 15 %);
Gradazione alcolica min.: 11,5 %
Produzione max: 100 qli/Ha;
Alleanze tra vino e pietanze: Antipasti raffinati a base caviale, ostriche e frutti di mare pregiati (fasolari, taratufi, vongole e cannolicchi), carpacci di pesci fresco, zuppe di pesce in bianco; perfetto come aperitivo; garantisce alleanza di speciale eleganza con aragosta alla vivegnetta, e con mozzarella di bufala campana; se invecchiato ottimo con formaggi caprini e a pasta semidura non stagionati.
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